Teatro

Un nuovo format teatrale per il web: la peste di Sergio Maifredi e Corrado D’Elia

Corrado d’Elia
Corrado d’Elia

Racconti in tempo di peste: in piena emergenza coronavirus nasce da un’impresa privata una stagione teatrale gratuita realizzata per il web

Cento racconti per cento giorni per cento artisti. Si va in scena a mezzogiorno con una storia, un racconto, una poesia. L’appuntamento è sul web, luogo contemporaneo dell’incontro, del pensiero e dell’emozione. 

Racconti in tempo di peste è il titolo del progetto prodotto da Teatro Pubblico Ligure diretto da Sergio Maifredi e Compagnia Corrado d’Elia. Si tratta di una vera e propria stagione web, con proposte quotidiane inedite realizzate appositamente, cominciata il 9 marzo all’inizio dell’emergenza Coronavirus. Durerà per cento giorni consecutivi.

Dall'isolamento alla rinascita

Un “Decameron” contemporaneo, generato dalla necessità di non arrendersi alla gravità della crisi che ci sta investendo. Per trovare nuove forme di incontro, luoghi e occasioni di condivisione. E per non sommare al danno economico delle attività chiuse e al danno psicologico dell’isolamento, un più grave danno culturale. 

Come nel “Decameron” l’allegra brigata di dieci fra uomini e donne fecero dell’isolamento necessario un momento vivo di racconto e di umanità in attesa della rinascita del mondo reale, così Racconti in tempo di peste diventa un luogo virtuale accessibile a tutti.  “L’arte, la parola, la musica – spiegano Sergio Maifredi e Corrado d’Elia, direttori artistici del progetto - ci fanno sentire di essere insieme oltre la paura. Riempiono di straordinario tutto ciò che nella fretta quotidiana poteva apparire inutile”.

Tra gli artisti e intellettuali che hanno aderito a Racconti in tempo di peste Maddalena Crippa, Piergiorgio Odifreddi, Giuseppe Cederna, Andrea Nicolini, Roberto Vecchioni, Paolo Fresu, Tullio Solenghi, Eugenio Barba e Julia Varley dell’Odin Teatret, Massimo Wertmuller, Gian Luca Favetto, Maria Amelia Monti Nino Formicola.

Sergio Maifredi


Produzioni pensate apposta per il web che toccano anche la musica e il canto, come è successo in occasione della Giornata Mondiale del Teatro 2020. Il musicista Faisal Taher ha suonato il canto all'Italia con strumenti musicali del Mediterraneo, per ricordare “quella terra sdraiata per traverso nel Mediterraneo” e per dire “quante vite hai salvato in mezzo al mare, tu che hai una Costituzione che assomiglia a una poesia”.  

Sono due versi della sua canzone. “Faisal Taher è un musicista palestinese o, come lui dice “palestennese”, giocando tra la Palestina ed Enna, in Sicilia - racconta Maifredi - “L’ho conosciuto a Siracusa, dove suonava accanto a Mario Incudine e Moni Ovadia, per “Le Supplici” di Eschilo a Siracusa. E poi è stato un artista splendido nel mio “Un Canto Mediterraneo” che ha attraversato l’Italia. Ascoltarlo mi ha fatto ripensare al valore altissimo della nostra Costituzione, scritta per essere comprensibile a tutti”.

Un tempo prezioso

Mentre diversi comuni d’Italia e istituti di cultura italiana all'estero accolgono i “Racconti in tempo di peste” sui loro siti istituzionali e li offrono ai cittadini tramite link, il pubblico da casa cresce. “Vogliamo arrivare a circa 140mila visualizzazioni, 15mila follower, 500mila interazioni e siamo sulla buona strada”, dichiara Maifredi. 
La crescita del pubblico sul web sarà la base per trovare finanziamenti in futuro e recuperare l’investimento perfezionandolo. “In un’impresa privata come la nostra – puntualizza – bisogna saper investire anche in un momento di crisi. Lavoriamo già in rete dal 2007 con uno staff dislocato in luoghi diversi. Abbiamo deciso di applicare il nostro know how all'emergenza covid 19 per rendere prezioso questo tempo fuori dall'ordinario."

Una scommessa per ora senza garanzie, che però comincia a suscitare anche l’interesse delle scuole. “Alcuni istituti hanno deciso di inserire nella didattica a distanza le nostre produzioni”. E’ così che la novella di Boccaccio tratta dai “Racconti in tempo di peste” o le letture di Eneide e Odissea prodotte da Teatro Pubblico Ligure mostrano il loro appeal al pubblico dei teen ager nel vuoto di una classe virtuale. “Una lezione sul web, sia chiaro - conclude Maifredi - non sostituisce la presenza a scuola o la performance in teatro. Tuttavia crediamo che il teatro debba adesso fare i conti con una nuova modalità di fruizione. Crediamo che possa essere rivista per arricchire la proposta culturale del futuro, quando l’emergenza sarà finita”. 


La stagione web si può seguire collegandosi a questi link: